Grazie per la riflessione di questa newsletter. Leggere questo libro mi ha lasciata in uno stato comatoso, proprio perché è un prequel trasparente e dolorosissimo di ciò che avviene prima di una rivoluzione. Non mi è sembrato fan service, ma un dialogo della scrittrice con un'audience cresciuta e che può provare a digerire forse il libro più doloroso e crudo che Collins ci abbia mai donato.
Proprio perché questo romanzo è così affilato, così in linea con la trilogia, mi domando il perché del prequel su Snow (che peraltro ha solo il problema di essere raccontato dal punto di vista di Corio e non di Lucy Gray). Qua si racconta il fallimento di una rivoluzione che aveva bisogno solo di qualcunə con più fortuna di Haymitch, si mette bene in scena il lavoro nascosto che porterà a Catching Fire, sono d'accordo, è doloroso, ma è un dolore che riaccende la fiamma.
La Ballata stona rispetto alla linea degli altri quattro romanzi e anche io avrei preferito leggerla dal punto di vista di Lucy Gray (o di Tigris: che fine ha fatto? è la stilista che aiuta Katniss e compagnia nel Canto della rivolta?). Tuttavia, leggere L'Alba sulla mietitura conoscendo quanto filo da torcere il distretto 12 aveva già dato a Snow mi ha reso la lettura ancora più interessante.
E forse mi viene da dire che L'Alba ha ancora più senso perché La Ballata era raccontata dal punto di vista di Snow. Sappiamo che Lucy Gray è rimasta in vita perché Snow lo ha voluto (per i suoi fini), perché lui ha "manomesso" l'arena. In un gioco di coincidenze o di acute premeditazioni, sembra quasi che Snow lasci in vita Haymitch anche perché riconosce l'audacia di ciò che ha fatto (proprio come aveva fatto lui anni prima), ma fallisce nel comprendere che Haymitch non è lui, non è un amico con cui parlare delle donne Covey del 12. Haymitch è un'altra Lucy Gray, un'altra Katniss, una scintilla per lui pericolosissima.
Grazie per la riflessione di questa newsletter. Leggere questo libro mi ha lasciata in uno stato comatoso, proprio perché è un prequel trasparente e dolorosissimo di ciò che avviene prima di una rivoluzione. Non mi è sembrato fan service, ma un dialogo della scrittrice con un'audience cresciuta e che può provare a digerire forse il libro più doloroso e crudo che Collins ci abbia mai donato.
Proprio perché questo romanzo è così affilato, così in linea con la trilogia, mi domando il perché del prequel su Snow (che peraltro ha solo il problema di essere raccontato dal punto di vista di Corio e non di Lucy Gray). Qua si racconta il fallimento di una rivoluzione che aveva bisogno solo di qualcunə con più fortuna di Haymitch, si mette bene in scena il lavoro nascosto che porterà a Catching Fire, sono d'accordo, è doloroso, ma è un dolore che riaccende la fiamma.
La Ballata stona rispetto alla linea degli altri quattro romanzi e anche io avrei preferito leggerla dal punto di vista di Lucy Gray (o di Tigris: che fine ha fatto? è la stilista che aiuta Katniss e compagnia nel Canto della rivolta?). Tuttavia, leggere L'Alba sulla mietitura conoscendo quanto filo da torcere il distretto 12 aveva già dato a Snow mi ha reso la lettura ancora più interessante.
E forse mi viene da dire che L'Alba ha ancora più senso perché La Ballata era raccontata dal punto di vista di Snow. Sappiamo che Lucy Gray è rimasta in vita perché Snow lo ha voluto (per i suoi fini), perché lui ha "manomesso" l'arena. In un gioco di coincidenze o di acute premeditazioni, sembra quasi che Snow lasci in vita Haymitch anche perché riconosce l'audacia di ciò che ha fatto (proprio come aveva fatto lui anni prima), ma fallisce nel comprendere che Haymitch non è lui, non è un amico con cui parlare delle donne Covey del 12. Haymitch è un'altra Lucy Gray, un'altra Katniss, una scintilla per lui pericolosissima.